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Rumori molesti in condominio

Insieme a quello del fumo e degli odori, il problema dei rumori molesti è uno dei più discussi in un condominio.

E’ ovvio che, prima di passare alle vie legali, sia meglio tentare di risolvere il problema parlando con chi dà origine ai rumori. Magari lo fa senza rendersi conto del disturbo arrecato e un breve colloquio può essere sufficiente a chiarirsi.

Diverso è il caso in cui si è tentato di tutto e il condomino non si cura degli altri e continua a disturbare imperterrito.

Tutto ciò premesso, è opportuno rivolgersi ad un esperto in assistenza legale condomini a Palermo che faccia una valutazione caso per caso.

Il diritto al riposo.

Innanzitutto sarà opportuno fare delle valutazioni sulle caratteristiche del rumore molesto.

Se il rumore supera “il limite della normale tollerabilità” ed ha una “durata prolungata nel tempo”, si potrà iniziare l’azione legale per chiedere il risarcimento del danno.

Infatti in questo caso c’è una lesione del diritto al riposo e al diritto di usufruire liberamente della propria abitazione. Ovviamente bisognerà dimostrare anche il nesso di causalità tra l’esposizione al rumore e il danno subito.

La sanzione penale.

Per arrivare a far scattare la denuncia penale, occorre che il rumore venga percepito anche dagli altri condomini.

Infatti, occorre disturbare “un numero indeterminato di persone” per far scattare il reato di “disturbo delle occupazioni o del riposo”. 

Solo in questo caso il rumore molesto intacca la cosiddetta “pubblica quiete”.

Come dice l’art. 659 c.p., 

chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone……è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a trecentonove euro”.