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La sostituzione dei contatori ENEL

Come molti di noi hanno potuto constatare, in questi giorni l’ENEL sta procedendo alla sostituzione dei contatori con altri di nuova generazione.
E’ obbligatorio da parte loro procedere in tal senso a causa delle più recenti direttive europee, che prevedono la sostituzione dei contatori chiamati di prima generazione (1G) con quelli denominati di seconda generazione (2G), che dovrebbero fornire al cliente informazioni più dettagliate sui consumi e favorire la concorrenza nei servizi post-contatore.
E’ bene chiarire alcune cose a riguardo;
1. La sostituzione non viene fatta dalla società che manda la bolletta, ma dalla società di distribuzione. Quindi, indipendentemente dal gestore a cui si è deciso di affidarsi, la sostituzione è sempre di competenza dell’ENEL.
2. Il cliente DEVE ricevere un avviso di sostituzione del contatore con almeno 5 giorni di anticipo.
3. Il cambio del contatore Enel è obbligatorio e il cliente non si può rifiutare.
4. La sostituzione è completamente gratuita;
5. Il tecnico che effettua la sostituzione DEVE essere munito di un tesserino di riconoscimento;
Fatte queste premesse, mi chiedo come faccia l’ENEL ad affidare questo servizio a ditte che non rispettano il termine di 5 giorni di anticipo, che mandino personale che agisce con arroganza e, cosa ancor più grave, che si rifiuti di mostrare il tesserino di riconoscimento al condomino che ne ha fatto richiesta.
Proprio stamattina mi sono trovato nella necessità di intervenire presso un condominio da me amministrato, nel quale si è verificata la fattispecie appena descritta.
Cari tecnici incaricati, se è vero che la proprietà dei contatori è dell’ENEL e che i condomini non si possono rifiutare di effettuarla, è anche vero tutto quello che ho sopra elencato. E’ inconcepibile che, alla richiesta da parte di un condomino di mostrare il tesserino, voi rispondiate “io a lei non devo mostrare niente”. Voi non siete a casa vostra e non potete fare come volete. Se l’ENEL è proprietaria dei contatori, i condomini sono proprietari delle parti comuni a cui accedete per effettuare il lavoro ed hanno, quindi, pieno diritto di verificare chi entra nella loro proprietà, per quale motivo, se è effettivamente la persona che dice di essere e se tutto si sta svolgendo nel rispetto delle disposizioni di legge.
Per la cronaca, il tutto si è concluso con l’intervento delle forze dell’ordine e la stesura del relativo verbale nei confronti del tecnico che, soltanto con l’arrivo degli agenti, si è deciso a mostrare il tesserino di riconoscimento!