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Studio di fattibilità gratis?

L’espressione “Studio di fattibilità” è ormai entrata a far parte del linguaggio comune, al pari di “Sismabonus” e “Superbonus”.

A queste espressioni e parole viene affiancata inevitabilmente la parola “gratis”.

Di conseguenza, in ogni condominio nel quale sono necessari degli interventi di manutenzione straordinaria ormai non si parla d’altro.

Sappiamo tutti che il primo passo per verificare se l’edificio si trovi nelle condizioni di poter sfruttare questa opportunità è, appunto, lo Studio di fattibilità; ma in cosa consiste?

Essenzialmente nella verifica della conformità urbanistica e nella valutazione della possibilità di effettuare il famoso salto di due classi energetiche, necessari per usufruire del Superbonus 110%.

I vari consorzi che, nell’ultimo anno, si sono moltiplicati (quasi quanto il coronavirus), si presentano spesso come dei benefattori disposti ad effettuare lo studio di fattibilità a titolo gratuito.

Essi propongono un contratto tipo, nel quale l’iter viene diviso sostanzialmente in tre parti:

  1. analisi dei documenti forniti da amministratore e condomini e verifica della regolarità urbanistica;
  2. progettazione dei lavori da effettuare;
  3. direzione dei lavori, redazione APE e asseverazione finale.

Viene messo in evidenza che il primo step è gratuito, generando nei condomini l’illusione che lo sia a prescindere dalla prosecuzione dei lavori. La verità è che lo studio di fattibilità sarà gratuito soltanto in caso di svolgimento dell’intero iter, quindi solo nel caso in cui faccia seguito la progettazione, la direzione dei lavori, l’APE e le asseverazioni finali.

Solo in quel caso il costo dello studio di fattibilità potrà rientrare nelle agevolazioni del Superbonus e quindi essere svolto a titolo gratuito. Diversamente, a meno che non ci sia un impegno scritto da parte dello studio o del consorzio, in caso di impossibilità di usufruire del Superbonus, la prima fase dell’iter andrà pagata dai condomini, di tasca loro.