Delegato e delegante presenti entrambi in assemblea
Trattiamo oggi un caso che, secondo la mia esperienza di amministratore di condomini a Palermo, si verifica con una certa frequenza.
Si tratta, come dice il titolo, dell’ipotesi che, in assemblea, siano presenti sia una persona a cui è stata conferita la delega sia il condomino che lo ha delegato.
Motivi per cui delegato e delegante possono essere presenti entrambi in assemblea.
Questa situazione anomala può capitare per vari motivi:
- il delegante non può essere presente in assemblea fin dall’inizio ma ha la possibilità di unirsi successivamente alla stessa;
- il delegato ha specifiche competenze tecniche che possono essere di aiuto al delegante nel prendere determinate decisioni;
- delegato e delegante sono comproprietari e desiderano partecipare entrambi alla riunione;
Come trattare i vari casi.
Nel primo caso, il presidente farà annotare nel verbale di assemblea che, ad un certo orario, il delegante è presente e quindi la delega non ha più valore (in questo caso il delegato, se è un estraneo al condominio, deve lasciare immediatamente l’assemblea).
Nel secondo caso, come deciso dal Garante della Privacy, tecnici e consulenti possono partecipare all’assemblea solo il tempo necessario a fornire la loro consulenza e solo con il consenso unanime dei partecipanti.
Nel terzo caso, i condomini comproprietari hanno diritto entrambi di partecipare all’assemblea ma, al momento di votare, dovranno concordare sulla decisione da prendere e il voto sarà comunque uno soltanto.
Considerazioni finali.
Fatti salvi i diritti di delegati e deleganti, sarebbe opportuno annotare nel verbale di assemblea qualsiasi situazione anomala, sia per far capire a chi intende mettere sotto pressione i partecipanti all’assemblea tramite una doppia “voce”, sia per permettere a chi volesse far valere le proprie ragioni in sede legale di avere un documento ufficiale che attesti come si sono svolti i fatti.