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Cosa fare se l’amministratore è irreperibile?

Quello dell’amministratore che non risponde al telefono è un problema comune, che provoca, giustamente, sconforto e rabbia nei condomini, soprattutto nelle situazioni di emergenza. L’amministratore, infatti, non si deve limitare a svolgere la tranquilla gestione ordinaria, la contabilità, la riscossione delle quote, il pagamento dei fornitori, ecc.

Ancora più importante della gestione ordinaria è la gestione straordinaria, che necessita della convocazione dell’assemblea (i proprietari delle parti comuni sono i condomini, sono loro che pagano e sono loro che hanno diritto di decidere) o, in casi eccezionali (la presenza di un pericolo immediato, per il quale i tempi di una regolare convocazione sarebbero troppo lunghi) un pronto intervento da parte dell’amministratore, che dovrà comunque riferire alla successiva assemblea.

Ma cosa può (o deve) fare il condomino se l’amministratore non risponde?

E’ opportuno inviargli una diffida tramite fax, telegramma, pec o raccomandata (meglio ancora se viene firmata da più condomini e non da uno solo), assegnando un termine perentorio per rispondere. Nel caso in cui l’amministratore non risponda alle richieste dei condomini, può essere revocato per giusta causa.

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